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Pronto soccorso di Gela, notte di paura e violenza

GELA. Non si placano gli episodi di violenza in ospedale. In pochi mesi il bilancio è salito a tre. L' ultimo, in ordine di cronaca, si è registrato la scorsa notte. Ancora una volta tra le mura del Pronto soccorso di via Palazzi. Un ventunenne, costretto agli arresti domiciliari, ha mandato in frantumi il monitor di una cardiolina.

Gli agenti del locale commissariato di polizia lo hanno denunciato. Era stato trasferito in ospedale con un' ambulanza del servizio 118 per malesseri causati da un presunto abuso di sostanze stupefacenti. Il giovane, dopo avere creato momenti di tensione in ospedale, si sarebbe allontanato rifiutando le cure mediche e staccandosi l' ago di una flebo attaccato ad un braccio.

L'intervento degli agenti di polizia ha permesso di riportare la situazione alla normalità. Il ventunenne è noto alle forze dell' ordine e attualmente deve scontare una pena in regime degli arresti domiciliari. Non è stata ancora confermato se il giovane aveva fatto uso di sostanze stupefacenti.

Negli scorsi mesi Carmelo Iacono, direttore generale dell' Azienda sanitaria provinciale, aveva chiesto un maggiore aiuto alle forze dell' ordine condannando due aggressioni nei confronti di altrettanti medici ospedalieri. Uno in Oncologia, ai danni di Roberto Valenza, e l' altro nei confronti del medico Gabriele Lupica al Pronto soccorso, appunto.

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