CALTANISSETTA. Cadono le accuse per un manipolo di ragazzini sospettato di avere lanciato sassi contro auto in corsa. Mentre tre loro amici , non più tardi di una ventina di giorni fa, hanno chiesto e ottenuto la messa alla prova. È quanto ha deciso ieri mattina il gup del tribunale per i minorenni Gabriella Tomai, come d'altronde proposto dallo stesso pubblico ministero, Stefano Strino.
«Non hanno commesso il fatto» la motivazione al centro del proscioglimento di altri sei ragazzini (assistiti dagli avvocati Raffaele e Riccardo Palermo, Boris Pastorello, Donatella Baglio Pantano, Salvatore Faldone, Alessandro Scuderi ed Eliana Celeste). Il non luogo a procedere è arrivato ieri chiudendo definitivamente per loro la parentesi giudiziaria che, inizialmente, ha fatto piovere sul loro capo la pesantissima accusa di tentato omicidio.
Già, perché lanciando sassi contro auto in marcia avrebbero rischiato di scatenare una tragedia. Ma è presto spiegata la ragione che, alla fine, ha nettamente diversificato l' epilogo processuale nei loro confronti rispetto agli altri tre amici che hanno fatto ricorso alla misura alternativa.
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