CALTANISSETTA. Cadono le accuse per un sospetto manipolo di bracconieri. Tra imprenditori, un assistente penitenziario e altri tre imputati.
Sei in tutto che sono finiti nei guai, in questo caso, tra le pieghe d' intercettazioni raccolte dalla polizia per un' inchiesta a ben più ampio respiro, ribattezzata «Les jeux sont faits», legata a presunte truffe allo Stato attraverso slot machine truccate che peraltro - secondo la tesi accusatoria - sarebbero state imposte a gestori e titolari di bar e locali pubblici facendo leva su presunti appoggi mafiosi.
È intercettando alcuni di loro per questa inchiesta - tre in particolare - che è emerso dell' altro. Uno scenario legato a presunte azioni bracconaggio.
Ma ieri la stessa procura è giunta alla conclusione che da quei fatti sarebbe trascorso troppo tempo. Perché le battute vietate si sarebbero svolte nell'ultimo scorcio del 2010.
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