CALTANISSETTA. Tutto avrebbe avuto inizio quasi per gioco. Un gioco proibito. Quando sarebbe stato deciso di girare quel filmino a luci rosse. Per quella che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere una ripresa amatoriale, come le stesse parti civili hanno poi ribadito in aula. Condanna di cinque anni a Caltanissetta per un ricatto a sfondo sessuale. «Per questo c' eravamo ritrovati lì... e invece lui poi ci ha minacciati di volerlo diffondere» hanno aggiunto gli stessi presunti ricattati. Il set,per quelle riprese osé, è stato prima la casa di campagna dell' imputato e poi gli uffici di un sindacato. Prima hanno bevuto qualcosa, giusto per rompere l' imbarazzo e poi, allentato ogni freno, l' atmosfera s' è presto surriscaldata. I fotogrammi hanno immortalato tutto di quel gioco più che erotico. Alla fine sarebbe stato raccolto materiale a sufficienza per confezionare un filmino hard. Ma dopo un po' di tempo - secondo la tesi accusatoria - sarebbe accaduto qualcosa di spiacevole ai due improvvisati attori. Perché - secondo la ricostruzione degli inquirenti - sare bero iniziate le richiesta di soldi da parte del cineoperatore per cimento. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE