RIESI. In cella era e in cella rimane sino a nuovo ordine. Dopo avere trascorso il Natale in carcere attenderà dietro le sbarre anche il nuovo anno. Su lui pende la pesantissima accusa di omicidio premeditato.
Il Tribunale del riesame di Caltanissetta ha gelato le speranze dell’operaio trentaseienne di Riesi, Angelo Bartoli (difeso dagli avvocati Giovanni Maggio e Michele Ambra), che si trova rinchiuso da un paio di settimane nel carcere circondariale «Malaspina», per l’uccisione dell’agricoltore cinquantasettenne di Riesi, Francesco Tabbì, che è stato assassinato a colpi d’arma da fuoco, il 10 dicembre scorso, nell’azienda agricola di famiglia di contrada Margio, nelle campagne del Riesino.
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