DELIA. Condannato… a lavorare. Per espiare, in maniera alternativa alla possibile detenzione, le sue colpe per il tentato furto di 28 arnie. Un colpo andato in fumo solo per l’intervento dei carabinieri.
Così s’è chiuso il processo, anche se dovrà passare per una successiva verifica, a carico del trentottenne di Delia, Giovanni Clizia (assistito dall’avvocato Gaetano Costa) che è stato chiamato al cospetto del giudice Simone Petralia per rispondere dell’ipotesi di tentato furto.
Ieri, con il consenso del pubblico ministero Maria Bruno, ha chiesto e ottenuto la messa alla prova che lo obbligherà in lavori per conto del Comune di Delia. Nel concreto, per i prossimi sei mesi, dovrà occuparsi di piccola manutenzione per conto dello stesso comune oltre che essere impegnato come puliziere al cimitero del paese.
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