RIESI. Falso e non truffa. Questa era stata la modifica della contestazione, operata incorsa dalla della procura a carico di un promoter riesino, in una delle sue disavventure con la giustizia. E al suo fianco, sotto accusa, si sarebbe trovato pure un cliente ritenuto compiacente. Tutti e due, poi, trascinati sul banco degli imputati sull’onda di controlli dei carabinieri.
Ma alla fine, proprio per la modifica dell’imputazione contestata a dibattimento in corso, entrambi ne sono usciti indenni. È stato l’epilogo del procedimento a carico di un subagente assicurativo di Riesi, Sandro S. (difeso dall’avvocatessa Annamaria Sardella) e il cliente che in un primo momento era stato ritenuto avesse subito un presunto imbroglio, Giuseppe D. (assistito dagli avvocati Carmelo Terranova e Giovanni Sanfilippo) e che poi invece s’è trasformato in indagato prima e imputato poi. E a lui è stato contestato il concorso nella stesso falso in scrittura privata.
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