CALTANISSETTA. Era accusato di avere sfruttato e ridotto in schiavitù clandestini all’interno della sua azienda agricola. Imputazioni, pesantissime, tanto da trascinare un imprenditore nisseno al cospetto della corte d'Assise. È il cinquantottenne Salvuccio Pirrello (difeso dall'avvocato Davide Anzalone), che una prima volta era stato rinviato a giudizio, ma successivamente, quando l'istruttoria era già partita, è sopravvenuta una modifica alla normativa che ha fortemente inasprito le pene per il reato di riduzione in schiavitù, per cui adesso il nisseno rischia una condanna che va da un minimo di 8 anni di reclusione ad un massimo di 20. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE