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IL CASO

Randagi a Mussomeli, è scontro tra sindaco e animalisti sui trasferimenti

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CALTANISSETTA. Potrebbe rischiare di finire in tribunale la guerra tra amministrazione comunale di Mussomeli e le associazioni animaliste sulla gestione del randagismo e sulla decisione di affidare il servizio di ricovero ad un canile calabrese.

Scelta contestata fortemente dalla Lida. «Il sindaco di Mussomeli – scrivono dalla Lida - ha deciso di portare i 16 cani del Comune di Mussomeli ospiti del nostro rifugio (400 posti), al canile di Crotone. Resta chiaro il fatto che il sindaco è stato spinto da interessi economici poiché lui pensa che possa risparmiare, ma come può risparmiare se li deve pagare a vita? Noi appoggiamo le adozioni e i 16 cani che abbiamo sono solo i cani non adottati di tutti gli 80 del comune di Mussomeli che abbiamo ospitato in due anni. Ci siamo messi a completa disposizione per trovare un accordo, ma il sindaco non ne vuole sapere. Esistono leggi che non prevedono gli spostamenti oltre i 200 chilometri, ma il sindaco si fa sordo anche in questo».

Catania si è difeso, spiegando di essere stato costretto ad affidare il servizio alla Mister Dog di Crotone dopo che per tre volte, a detta del primo cittadino, nessuno avrebbe partecipato ad una gara d’appalto.

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