CALTANISSETTA. É dagli esperti nominati dalla procura che muoverebbe un venticello aleatorio. Che sembrerebbe sollevare in apparenza qualche perplessità, fissando un po' più marcatamente i contorni della vicenda giudiziaria che ha toccato cinque medici dell'ospedale Sant'Elia. Gli stessi che sono chiamati sotto accusa per rispondere di omicidio colposo.
Ipotesi legata alla morte del cinquantaquattrenne sancataldese Cataldo Giovanni Paolino Fragale, che s'è spento per problemi cardiaci nel luglio di sette anni fa.
Ma nel gioco delle parti processuali, una controperizia delle parti civili getterebbe ombre sugli stessi professionisti. Un presunto caso di malasanità, secondo i magistrati, che ha fatto finire in giudizio il cinquantasettenne di Mazzarino, Vincenzo Marino, il sessantenne Sergio Maria Michele Sanguedolce, il sessantacinquenne Angelo Barbera, la cinquantanovenne Gabriella Noris Modica e il sessantottenne Salvatore Giglia ex primario di cardiologia (difesi dagli avvocati Davide Schillaci, Giuseppe Dacquì e Carlo Alessi).
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