GELA. Salvatore Rinzivillo, il reggente della famiglia mafiosa di Gela, quando aveva da fare delle comunicazioni di una certa importanza utilizzava l’antico metodo dei pizzini, chiamato dagli affiliati «il foglio».
Uno di questi tanti fogli, è stato anche recapitato alla famiglia Berti di Roma, per intimidirla e per estorcergli 180 mila euro, grazie alla sua fiorente attività del «Cafè Veneto», nella capitale. Sul bancone del bar, venne recapitato un pizzino dove c’era scritto «Siamo giunti ad avere ogni tuo movimento, adesso ascolta bene perché non ci piace ripetere: chiama chi hai fottuto entro 4 giorni e fai il piano di rientro… Ps. non puoi fottere i siciliani. Sei un bersaglio facile, notiamo che ridi spesso».
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