CALTANISSETTA. Scacco matto ai beni del boss di Montedoro. Così lo ha etichettato la Dia nel momento in cui, due anni e mezzo fa, ha eseguito il decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Caltanissetta. Ora è scattata la confisca.
La scure della giustizia s’è abbattuta sul sessantottenne di Montedoro, Nicolò Falcone (assistito dagli avvocati Antonio Impellizzeri e Diego Guadagnino) ritenuto dagli inquirenti rappresentante della famiglia di Cosa nostra di Montedoro. Perde un tesoro da un milione e mezzo di euro condiviso con la moglie, Anna Di Raimondo.
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