GELA. Ha una fedina penale di tutto rispetto il 31enne appena arrestato dagli agenti del commissariato di Gela, portato in carcere per pagare il suo conto con la giustizia. Si tratta di Francesco Giovane che torna in carcere per una sentenza divenuta definitiva. Dovrà scontare quasi tredici anni di reclusione, per l’esattezza 12 anni, 11 mesi e 20 giorni.
Su di lui pendono diverse accuse, dall’associazione mafiosa alle estorsioni, dalla rapina alla ricettazione. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela. I suoi problemi con la giustizia, iniziano già nel 2006 quando finì nei guai insieme ad uno zio per una tentata estorsione ai danni del proprietario di un hotel in costruzione. E poi ancora, ebbe altre grane con la giustizia, insieme ad altre 8 persone, per tentata rapina in concorso e spaccio di droga.
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