CALTANISSETTA. Il centro “Madre Speranza” non accoglierà più immigrati richiedenti asilo. A distanza di quattro anni dalla sua apertura la comunità è costretta a chiudere e a licenziare una ventina di operatori. «Le lettere di licenziamento sono già partite» ha spiegato padre Alessandro Giambra direttore del centro nel cuore del popolare “Saccara” aperto quando in città erano presenti oltre duecento immigrati che non si sapeva dove sistemare.
Recentemente la Prefettura aveva ripubblicato un bando per la gestione di centri provvisori d’accoglienza che prevedeva però l’esclusione di Caltanissetta dove esiste il centro governativo di Pian del Lago con una capienza di cinquecento posti. Al bando, per l’assegnazione biennale del servizio, hanno risposto associazioni o comunità di Gela, Niscemi e San Cataldo dove a breve verranno trasferiti i migranti ospiti del “Madre Speranza” dopo l’espletamento delle procedure.
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