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Depuratore mai attivato a Butera: danno erariale da 8 milioni di euro

BUTERA. Il depuratore del Comune di Butera non funziona nonostante i lavori siano terminati quattro anni fa. La guardia di finanza di Gela, su delega della procura regionale della Corte dei Conti di Palermo, ha appena concluso un articolata indagine sul depuratore interamente finanziato dalla Regione Sicilia ma mai messo in funzione.

Il danno erariale accertato e segnalato alla procura regionale della Corte dei Conti, ammonta a 8.322.049 di euro. Sono stati segnalati dai finanzieri dirigenti comunali regionali e tecnici che avrebbero dovuto portare a compimento i lavori del depuratore. I finanzieri hanno effettuato diverse attività di controllo per verificare il corretto adempimento delle prescrizioni imposte dalla normativa ambientale.

È stato così riscontrato l’anomalo scarico delle acque reflue prodotte dall'agglomerato urbano del Comune di Butera. L’ impianto di  depurazione continua a scaricare i liquami all'interno di un canalone che li convoglia direttamente verso il bacino del lago Comunelli, le cui acque vengono utilizzate per irrigare i campi in agricoltura. Le acqua “inquinate” sfociano  nella zona di Marina di Butera.

Secondo quanto ricostruito dalle fiamme gialle il progetto fu approvato dal commissario delegato per l’Emergenza Rifiuti e la Tutela delle Acque in Sicilia, aveva ottenuto il finanziamento da parte dell’Agenzia regionale per i Rifiuti e le Acque nel mese di ottobre 2006, con la somma di  4.046.310 euro. I lavori sono iniziati nel maggio 2007 e dovevano essere conclusi entro 18 mesi, entro il 7 novembre 2008.

Per  mancanza di autorizzazioni, impossibilità di accesso ai luoghi, perizie di variante, i lavori si sono protratti fino 19 luglio 2013. Le opere sono state collaudate il 10 giugno 2014, nonostante nell'ultima visita effettuata, il collaudatore avesse attestato il mancato collegamento alla rete elettrica.

Da quella data, trascorsi ormai quasi quattro anni, l’impianto di depurazione non è ancora funzionante.  Sulla base di tali accertamenti, la procura regionale della Corte dei Conti di Palermo ha incaricato la Compagnia di Gela di accertare l’eventuale configurabilità di danno erariale con riferimento ad azioni negligenti persone dipendenti  del Comune di Butera.

Alla luce delle tante anomalie riscontrate e della rilevata mancata utilizzazione dell’impianto, i finanzieri hanno segnalato alla procura regionale della Corte dei Conti, per responsabilità erariale: i responsabili unici del provvedimento, il progettista e direttore dei lavori, i legali rappresentanti delle imprese riunitesi nell’Ati che ha eseguito i lavori, il responsabile del settore tecnico pro tempore del Comune di Butera, i sindaci pro tempore del Comune di Butera, i funzionari della regione siciliana pro tempore ed in particolare, il dirigente   dell’ispettorato regionale tecnico e i dirigenti del dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti.

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