Un commerciante all’ingrosso di bibite di Niscemi, evade l'Iva e le imposte sui redditi, ottenendo un profitto illecito di quasi 18 milioni di euro.
Questa l'accusa dei finanzieri di Caltanissetta che hanno sequestrato beni immobili e numerosi rapporti bancari intestati o riconducibili all'imprenditore John Frazzetto, 33 anni, operante nel settore dell'import-export di bevande. A Frazzetto sono stati sequestrati una villa con piscina, autorimesse, vigneti e altri terreni agricoli.
La guardia di finanza, insieme alla polizia giudiziaria di Gela e ai funzionari del gruppo operativo regionale antifrode Sicilia della Agenzia delle dogane e dei monopoli, ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del tribunale di Gela su richiesta della Procura. A Niscemi Frazzetto è ricordato come venditore ambulante di gazzose. Secondo gli inquirenti, invece, Frazzetto grazie a un sistema di società nazionali ed estere, operanti nel commercio di bibite, che effettuavano acquisti intracomunitari in regime di esenzione dell'Iva.
L'evasione fiscale sarebbe stata poi completata grazie a un giro di fatture false per operazioni inesistenti, nell'ambito di scambi fittizi sostenuti da una filiera di aziende fasulle e di operatori commerciali collegati tra loro solo sulla carta, il cui obiettivo era quello di non versare tasse né Iva nel paese di destinazione.
“Frazzetto ha messo su una serie di società fittizie attuando una cosiddetta frode ‘carosello’ - spiega il tenente della compagnia della guardia di finanza di Gela, Manuel Carbonara– Quando si vendono bibite all’estero una società deve auto certificare la vendita e auto fatturare l’Iva In questo caso l’imprenditore aveva messo su società cartiere che maturavano l’Iva ma poi sparivano. Questo ha anche permesso a Frazzetto di vendere le bibite sotto costo e creare concorrenza sleale nel mercato. I 18 milioni di euro sono stati calcolati solo in base all’Iva e al’imposte evase”.
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