Meno furti, meno rapine, meno ricettazioni e meno danneggiamenti. In netto aumento invece i reati concernenti stupefacenti, truffe e frodi informatiche ed estorsioni, ma a livello di denunce. Tempo di bilanci per la polizia che chiude il 2018 con un calo anche se lieve della delittuosità nella provincia nissena.
La flessione dei reati non significa che nel territorio non esistono aree di criticità. E fra queste, come è stato sottolineato dal questore Giovanni Signer sicuramente Gela dove la lotta alla delinquenza è ostacolata dall’assenza degli impianti di videosorveglianza.
Uno degli ultimi arresti a Gela la polizia lo ha eseguito grazie al supporto di immagini fornite da un privato. Le zone cosiddette calde in relazione all’ordine e la sicurezza pubblica restano quelle del versante sud della provincia ovvero Gela, Niscemi e Riesi dove è più alta l’incidenza della criminalità mafiosa.
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