Scattano le prime proteste per la perdurante chiusura del cimitero all’accesso delle auto. Per chi era abituato ad entrare in auto all’interno del camposanto due giorni la settimana, vedersi negata questa opportunità sta diventando un problema anche perché quasi tutto ignorano il servizio alternativo offerto dalla Scat.
Tutti insomma vogliono usare il mezzo proprio e girare fra i vialetti, fermarsi davanti le tombe. Deporre un fiore, creando come è avvenuto nel periodo natalizio ingorghi in un luogo dove dovrebbe regnare il silenzio e il rispetto. Il Comune dopo una prima chiusura di dieci giorni, ha prolungato anche il blocco delle auto al camposanto senza però specificare la durata.
E i nisseni ancora ignari di questo secondo provvedimenti si sono recati agli «Angeli» per poi essere costretti a lasciare il mezzo nel grande piazzale antistante l’ingresso principale e quindi proseguire a piedi. Le proteste però non si sono fatte attendere.
L'articolo nell'edizione della Sicilia orientale del Giornale di Sicilia
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