Avrebbero spacciato sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, nei luoghi della movida gelese. Un'attività illecita con un notevole giro d'affari, che oscillava fra gli 800 e i mille euro al giorno con un “fatturato” mensile che poteva toccare i 30 mila euro al mese.
Un vero e proprio “business”, scoperto dai Carabinieri del Reparto territoriale di Gela, diretto dal colonnello Antonino De Rosa che ha portato all'arresto di due giovani di Gela. Si tratta di Rocco Grillo, di 27 anni, e Antonio Radicia, di 33 anni, pregiudicato, in atto già sottoposto alla sorveglianza speciale. I due sono stati arrestati dai carabinieri in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal gip, con l'accusa di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, cessione, trasporto e detenzione illecita di stupefacenti.
I militari ritengono di avere smantellato un'organizzazione che faceva capo a Radicia, e che gestiva lo spaccio nel centro storico di Gela, da piazza Sant'Agostino a piazza Umberto. L'indagine, avviata nell'ottobre 2014, è stata denominata “Smart” e costituisce la prosecuzione di una precedente indagine antidroga, la "Cruis" che nel 2018 aveva portato in carcere altre 9 persone. Tra i fornitori della banda ci sarebbe stato un noto trafficante gelese, Emanuele Brancato, che si riforniva dalla 'ndrangheta calabrese.
La notizia completa nel Giornale di Sicilia in edicola.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia