L'Istituto autonomo delle case popolari sta cercando di arginare le incursioni ladresche nelle cinque palazzine di via Puccini evacuate otto mesi fa perché dichiarate pericolanti. Già dieci i furti registrati in questi edifici e tutti regolarmente denunciati alle forze dell'ordine.
Nel mirino degli ignoti, che superano agevolmente la recinzione in lamiera, rubinetteria e tubi di rame che vengono sradicati dal pavimento. L'oro rosso continua a far gola ai malintenzionati che agiscono in un contesto super-sorvegliato. «Per prevenire ulteriori atti - ha dichiarato l'architetto Antonio Mameli, direttore generale dello Iacp - abbiamo posizionato dieci telecamere e sei rilevatori anti-intrusione collegati con i nostri uffici. Misure alle quali bisogna aggiungere i frequenti passaggi delle guardie giurate. Il nostro impegno a salvaguardare questi edifici dalle ondate ladresche è alto».
La vicenda via Puccini comunque è ancora lontana dalla conclusione. Restano da sistemare dieci famiglie di assegnatari ospitate in casa di congiunti. «Stiamo cercando sul libero mercato dieci appartamenti - ha aggiunto Mameli - da destinare a queste famiglie, pertanto abbiamo pubblicato la manifestazione d'interesse. Per ogni alloggio non possiamo spendere oltre 56 mila euro».
L'articolo nell'edizione della Sicilia Orientale del Giornale di Sicilia
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