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Maxi truffa ad una società, in 18 a giudizio a Caltanissetta

Parola ai testi per un esercito d'imputati finito in giudizio per sospette truffe ai danni di una società. Da cui avrebbero comprato di tutto, compresa merce di pregio per buona parte poi non pagata e che, peraltro, sarebbe stata rivenduta su internet.

Un intreccio tra presenti menti della vicenda e compiacenti - così li ha ritenuti la procura - diciotto imputati in tutto, che sono stati chiamati in aula per rispondere di truffa aggravata in concorso. Imputazione che pende, intanto, sui tre che sono considerati un po' l'anima della storia finita al centro del dossier, ossia il cinquantunenne Vincenzo Pillitteri, il quarantatreenne Massimo Siracusa e il quarantaduenne Giovanni Capuzzo.

Quest'ultimo è amministratore unico della di una società, la «Scalia srl», che sulla carta sarebbe stata attiva nella lavorazione e commercializzazione del legno, oltre che di e profilati, ferramenta, utensileria, colori e vernici. Siracusa lo avrebbe collaborato, mentre il terzo sarebbe stato agente, per la provincia nissena, della «Editalia spa».

L'articolo completo nell'edizione della Sicilia Orientale del Giornale di Sicilia.

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