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Gela, agguato al bar di via Cadorna: concluse le indagini

Chiuse le indagini sull'omicidio di Giuseppe Failla, 50 anni, un barista di Gela ucciso all'interno del suo locale, in via Cadorna, nel cuore del centro storico di Gela, nel 1988. Le indagini avrebbero svelato mandanti ed esecutori materiali. Alla sbarra Cataldo Terminio, 53 anni, di San Cataldo e Angelo Bruno Greco, 52 anni, arrestati lo scorso aprile dai carabinieri del Ros.

Il gelese Angelo Bruno Greco venne fermato in Lombardia, a Lipomo, in provincia di Como, dove risiede da alcuni anni con la famiglia. Successivamente, accogliendo il ricorso del legale di difesa, l'avvocato Sergio Iacona, l'ordinanza è stata annullata dal Tribunale del Riesame e l'indagato ha lasciato il carcere, con l'obbligo di dimora nel comune del comasco dove vive rimanendo iscritto nel registro degli indagati.

Cataldo Terminio rimane invece ancora in carcere. L'avvocato Servio Iacona, ritiene che il suo assistito non abbia mai svolto nessun ruolo all'interno delle cosche di Gela. Nel ricorso accolto dal riesame, il legale ha sostenuto che Angelo Greco è sempre stato assolto da accuse di mafia e inoltre un verdetto favorevole l'ha ricevuto anche nella vicenda processuale dell'omicidio di Emanuele Rizzuto.

L'articolo nell'edizione di Caltanissetta del Giornale di Sicilia

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