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Aggredirono e rapinarono un minore a Mazzarino, arrestati due gelesi

Carabinieri auto notte

Rapinarono e malmenarono un minorenne per strappargli una catenina d’oro. Arrestate dai carabinieri del Reparto Territoriale di Gela tre persone, ritenute responsabili in concorso di rapina e lesioni personali aggravate ai danni di un minore, commessa a Mazzarino, durante i festeggiamenti in onore della «Madonna del Mazzaro, nella sera del 14 settembre.

Il ragazzo, in compagnia di un coetaneo - stava tornando a casa a piedi. Percorrendo una via secondaria, a quell'ora buia e poco frequentata, è stato affrontato da due malviventi che lo hanno aggredito, malmenato e rapinato della collanina in oro che portava al collo. La vittima ha provato a inseguire i due rapinatori i quali, una volta raggiunti, hanno ancora percosso il ragazzo e sono poi fuggiti a bordo di una Fiat 500, guidata da un terzo complice che li attendeva. La violenta aggressione ha causato al giovane una frattura al braccio destro, nonchè varie contusioni al volto ed escoriazioni in altre parti del corpo.

Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Gela e avviate dai carabinieri della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Gela con la collaborazione dei colleghi della Stazione di Mazzarino, hanno rapidamente stretto il cerchio attorno ai rapinatori, facendo emergere come i tre, nascosti tra la folla, avessero individuato la loro vittima dinanzi la villetta adiacente alla Basilica della Madonna del Mazzaro, per poi seguirla finchè questa non si era allontanata dal clamore della festa.

Determinanti le immagini registrate da alcune telecamere di video sorveglianza che hanno permesso di individuare la via di fuga dei malviventi e la piena collaborazione della vittima e dei suoi familiari. Stamane è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere ai gelesi Manuel Giorlando, 26enne, e Vincenzo Ingegnoso, 23enni, entrambi già noti alle cronache giudiziarie. Una ragazza gelese, incensurata, che era rimasta in macchina mentre la rapina veniva messa a segno, è stata invece sottoposta all’obbligo di dimora nel a Gela ed all’obbligo di presentazione quotidiana ai carabinieri

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