Altri incendi nelle notte e altre due auto in fiamme. E sono dieci in altrettanti giorni. Anche se gli ultimi due, quasi certamente, non hanno nulla a che vedere con l'impressionate catena dei giorni scorsi. Perché anche la matrice sarebbe dubbia. Non è esclusa a priori anche la possibile accidentalità dell'accaduto. La verità arriverà dalla visione delle immagini registrate da impianti di videosorveglianza della zona.
I due incendi infatti si sono registrati a poca distanza dall'aula bunker Malaspina. In quel tratto di via Messina, sono andati a fuoco due mezzi, una Renault «Megane» e una Citroen «C3». La prima appartiene a una impiegata quarantatreenne, l'altra a una casalinga trentasettenne.
Il fuoco s'è levato alto intorno a mezzanotte. Immediatamente è scattato l'allarme e sono stati avvertiti vigili del fuoco e carabinieri. Quando sono arrivati in zona le due auto stavano ancora bruciando. E alla fine la conta dei danni, tutto sommato, sarebbe stata contenuta. I mezzi, in sostanza, non sono andati distrutti. Danneggiati sì, ma non in maniera irrimediabile.
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