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Enna, città blindata contro il Covid-19

È una città blindata il capoluogo di provincia più alto d'Italia, dove il sindaco Maurizio Dipietro chiede la «collaborazione di tutti» per uscire dall'emergenza epidemiologica.

Sono chiusi i beni monumentali della città, la biblioteca comunale, castello e torre di Federico è stato attivato, in via preventiva il Centro operativo comunale (Coc) di Protezione civile per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus Covid-19.

Il vicario foraneo della diocesi, don Giuseppe Fausciana, in linea con la Conferenza episcopale italiana, che ha accolto l'interpretazione fornita dal Governo che include le messe e anche i funerali tra gli assembramenti da evitare assolutamente, ha sospeso tutte le celebrazioni eucaristiche in città fino a venerdì 3 aprile, iniziativa questa di domenica che è stata presa analogamente anche negli altri comuni ennesi e che è stata successiva ai decreti dei due vescovi dell'ennese, monsignor Rosario Gisana per la diocesi di Piazza Armerina, monsignor Salvatore Muratore, per la diocesi di Nicosia, di evitare gli assembramenti nelle chiese sospendendo nelle parrocchie tutte le attività di gruppi e associazioni, comprese le attività di catechismo. Ma è sospeso anche il mercato, a partire da oggi, mentre gli uffici comunali erano stati chiusi per interventi precauzionali di sanificazione il 6 e 7 marzo.

Ad Enna il Coc è operativo tutti i giorni, e così sarà almeno fino al prossimo 3 aprile, dalle 8.30 alle 19 ed inoltre è stata attivata la sala operativa per fornire indicazioni ed informazioni ai cittadini contattando i seguenti numeri telefonici: 0935/20420-20421-20422.

L'articolo nell'edizione di Enna del Giornale di Sicilia

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