Dovrà rispondere di un agguato a mano armata contro gli inquilini morosi. Così lo ha ritenuto l'accusa. Una tragedia sfiorata, solo perché la pistola impugnata, una vecchia Clement 1912 semi arrugginita, si è poi inceppata. E per lui, il 79enne Calogero Vincenzo Caruso (difeso dall'avvocato Massimiliano Bellini) è scattato adesso il giudizio immediato chiesto dal pm Stefano Strino e disposto dal gip Grazia Luparello.
Diversi i capi d'imputazione. Sì, perché si va dal tentato omicidio, alle lesioni personali, dalla detenzione illegale di un'arma alle lesioni personali e, ancora, esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Mentre una giovane coppia che è stata bersaglio dell'assalto - lui trentenne, Lorenzo P., lei trentaduenne Luana S. - (assistiti dall'avvocato Ernesto Brivido) saranno parti civili.
Sono inquilini di una villetta di corso Italia, nel cuore del villaggio Santa Barbara, di proprietà dello stesso imputato, che vive al piano di sopra. Scene da Far West, quelle che poi hanno fatto scattare l'arresto del padrone di casa, vissute l'ultimo dell'anno.
L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.
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