Un solo cognome e un identico destino. Totò Navarra e Salvatore Navarra, padre e figlio entrambi accusati di corruzione. Il primo è stato coinvolto, nel 2018, nell'inchiesta sul "Sistema Montante". Il secondo, il figlio 47enne, adesso è ai domiciliari perché tra gli accusati di corruzione nell'operazione "Sorella Sanità" avendo intascato una tangente da 750mila euro. I due infatti sono a capo della Pfe, azienda di pulizie con sede a Caltanissetta, che negli anni si è aggiudicata importanti appalti nella sanità siciliana ma anche nei teatri, come lo Stabile di Catani, fatturando milioni di euro. Un impero, come si legge nell'articolo di Ivana Baiunco sul Giornale di Sicilia di oggi, nato dal basso e che si estende anche a Milano, Palermo, Sassari, Roma e persino a Londra dove vive e adesso è ai domiciliari Navarra junior che dal 2018, dopo l'avviso di garanzia al padre, è a capo dell'azienda.