Silvana Saguto non avrebbe commesso reati ma nel suo comportamento ci sarebbero state solo anomalie. È quanto ha affermato, durante la sua arringa difensiva nell’aula bunker del carcere di Caltanissetta, l’avvocato Ninni Reina, legale di fiducia dell'ex presidente della sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Palermo, finita sotto processo, insieme ad altri 14 imputati perchè accusata di essere stata a capo di un sistema basato su una presunta gestione «allegra» dei beni confiscati alla mafia.
«Le anomalie ci sono state. Non ho mai visto un magistrato condannato per abuso d’ufficio per l’utilizzo improprio dell’auto di servizio. Sono tutte condotte per cui si procede a livello disciplinare. Sarebbe l’unico caso in cui l’utilizzo dell’auto di servizio per la Saguto costituisce reato e per tutti gli altri una semplice violazione disciplinare».
Per la Saguto, l’accusa, durante la sua requisitoria, ha chiesto la condanna a 15 anni e 10 mesi. Il processo riprenderà mercoledì 10 giugno con l’avvocato Reina che proseguirà la sua arringa.
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