Un anfiteatro e alcuni altri manufatti presenti all’interno di una villa di Gela sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale gelese. A seguito degli indagini, infatti, è stato accertato che "la realizzazione delle opere edilizie è avvenuta in assenza di autorizzazioni o titoli edificatori ed in violazione della normativa in materia antisismica, di assetto del territorio e tutela del paesaggio, riguardando un’area sottoposta a vincoli storico-artistici, archeologici e di edificabilità previsti per le zone ricadenti entro una certa distanza della fascia costiera".
È emerso inoltre che la realizzazione dell’anfiteatro "è avvenuta, secondo l'imputazione, in violazione della normativa edilizia, in quanto l'opera era stata presentata agli uffici competenti solamente quale intervento necessario a migliorare l’idoneità statica dell’area".
Poi non è stato fatto nulla per "prevenire lo smottamento o il verificarsi di fenomeni franosi sull'area, bensì si è proceduto unicamente a dar corso all’edificazione dell’anfiteatro, riuscendo così a superare i vincoli di inedificabilità di natura ambientale e paesaggistica". I proprietari e il professionista che aveva presentato il progetto risultano indagati, in concorso, per reati previsti dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
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