Sette spari e un ferito nella notte a Gela dopo che una rissa tra due gruppi di persone è degenerata. A scatenare la lite tra un gruppo di gelesi e uno di licatesi, che si trovavano nel piazzale del Gb Oil, sarebbero state le avances a una ragazza.
Quando la lite è degenerata sono intervenute sul posto numerose pattuglie di polizia e carabinieri. Agenti e militari erano riusciti a ristabilire la calma quando una ragazza avrebbe chiamato un parente che si è presentato con una pistola e ha iniziato a sparare. Sette colpi in tutto e undici gli arresti.
Alcuni hanno raggiunto all'addome un giovane trentenne di Licata che è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale "Vittorio Emanuele" di Gela dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
Con freddezza il 34enne Paolo Quinto Di Giacomo, con precedenti, arrestato per tentato omicidio e porto abusivo d’arma da fuoco, ha impugnato una pistola 7,65 con silenziatore e ferito un licatese di 42 anni, davanti ai carabinieri. E’ stato uno dei militari a disarmare Di Giacomo che aveva appena sparato i colpi. L’arrestato - secondo la ricostruzione investigativa - è intervenuto perchè durante la violenta rissa, consumatasi a colpi di bottiglia, la sorella era rimasta ferita al volto. Di Giacomo prima ha raggiunto il locale, poi si è recato in auto per prendere la pistola; ha inserito il silenziatore e ha sparato.
I FATTI
Le registrazioni delle telecamere della stazione di servizio, acquisite dai carabinieri del Reparto Territoriale di Gela guidati dal tenente colonnello Ivan Boracchia, sono nette. Di Giacomo, secondo la ricostruzione dei carabinieri, era stato chiamato dalla sorella al culmine di una rissa tra un gruppo di gelesi e uno di licatesi nell’area antistante il Gb Oil. Il 34enne, a quanto pare, ha prima raggiunto la sorella che, nel corso della rissa era rimasta ferita alla testa, per poi tornare in macchina e prendere la pistola. Quando ormai poliziotti e carabinieri stavano ristabilendo la calma, l’uomo si è presentato con una calibro 7.65 e ha sparato sette colpi.
Non è tutto. I carabinieri hanno arrestato gli altri 10 partecipanti alla rissa, cinque di Gela e cinque di Licata, che hanno devastato il bar della stazione di servizio. Una furibonda lite culminata nel tentato omicidio. Sono dunque 11, in totale, gli arrestati (tutti in carcere) dopo la notte di follia registrata a Gela. Alcuni degli indagati per rissa hanno riportato contusioni e un medico del pronto soccorso si è spostato presso la caserma per verificare le condizioni di salute. Altri invece hanno fatto ricorso direttamente alle cure del pronto soccorso.
A Gela oggi si è tenuta la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal prefetto Cosima Di Stani, per stabilire una presenza potenziata delle forze dell’ordine e una stretta sui controlli. Il sindaco di Gela, Lucio Greco, ha annunciato un’ordinanza per la chiusura anticipata dei locali. All’1.30 durante il fine settimana le saracinesche degli esercizi commerciali dovranno essere abbassate. Orario anticipato di chiusura, invece, durante le altre giornate.
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