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Coronavirus, a Caltanissetta al via la sperimentazione con gli anticorpi monoclonali

A Caltanissetta si parte con la somministrazione della cura sperimentale con anticorpi monoclonali nei pazienti affetti da Covid-19. "Gli anticorpi monoclonali bamlanivimab ed etesemivab - spiega il primario di Malattie Infettive, Giovanni Mazzola - sono stati progettati in laboratorio specificamente per neutralizzare la proteina Spike del virus SarsCov2. Sono farmaci che devono essere somministrati per via endovenosa in un setting assistenziale protetto al fine di potere intervenire prontamente in caso di eventi avversi".

Il primario fa presente che "la loro tollerabilità negli studi clinici è elevatissima, ma trattandosi di farmaci ancora non commercializzati è necessario osservare la massima cautela, a tutela della salute dei pazienti e della sicurezza dei medici che li somministrano. Gli anticorpi monoclonali vengono dispensati esclusivamente per i pazienti domiciliari con infezione recente e malattia da Covid-19 lieve ma che , essendo 'fragili' per le loro patologie di base, hanno una alta probabilità di andare incontro a ospedalizzazione".

I criteri di selezione per gli adulti sono l'età maggiore di 65 anni con almeno un fattore di rischio oppure la coesistenza di almeno una delle seguenti patologie: obesità, malattie cardiovascolari ( oltre 55 anni), diabete scompensato, malattie polmonari croniche pre-esistenti (oltre 55 anni), immunodepressione e patologie oncoematologiche, dialisi.

"Per i pazienti tra 12 e 17 anni - conclude Mazzola - deve essere diagnosticata obesità oppure anemia falciforme o malattie cardiovascolari congenite, ma sono incluse anche le malattie del neurosviluppo e l’asma".

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