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A Caltanissetta mancano i microchip per registrare i cani, l'esposto del Wwf: "Situazione grave"

E' allarme randagismo nel Nisseno dopo che l'Asp 2 di Caltanissetta ha esaurito tutti i microchip a disposizione per identificare i cani da registrare nell'apposita anagrafe veterinaria. A denunciare il fatto è Wwf Sicilia centrale.

Da quanto risulta dalle segnalazioni al Wwf, mancano i trasponder per l'identificazione degli animali d'affezione, pertanto i servizi veterinari avrebbero sospeso il servizio pubblico di microchippatura.

Una situazione che ha interessato anche alcuni canili privati attivi nel Comune di Caltanissetta. Sembra anche che le strutture, in mancanza di microchip da inoculare, abbiano anche sospeso le cessioni e le adozioni di cani.

Oggi il Presidente di WWF Sicilia Centrale, Ennio Bonfanti, ha presentato un esposto urgente alla Direzione generale dell’ASP di Caltanissetta ed al Dipartimento regionale delle Attività sanitarie per denunciare “il perdurare di tale grave ed ormai insostenibile situazione, con negative rifluenze sia sui fronti igienico-sanitari e veterinari, sia su quelli amministrativi, economici e giuridici” chiedendo “l’urgente e fattiva attivazione dei competenti organi ed uffici dell’ASP per porre immediato rimedio alla problematica in oggetto. In particolare, nelle more di acquisire le nuove forniture dalle ditte produttrici, si chiede di provvedere in via temporanea e d’urgenza - si legge nell’esposto - alla richiesta di transponder ad altre AA.SS.PP. siciliane ovvero altre similari “soluzioni tampone”.

Ma l'Associazione ambientalista vuole vederci chiaro anche sulla cause che hanno determinato questa situazione e, pertanto, ha chiesto ai vertici amministrativi dell’Azienda Sanitaria “di avviare gli opportuni accertamenti in ordine alla legittimità, correttezza e adeguatezza dell’attività dei Dirigenti e Funzionari nella cui responsabilità rientrava l’assicurazione di adeguata dotazione di transponder per l’espletamento di questo specifico servizio pubblico, così gravemente compromesso, provvedendo a segnalare quanto eventualmente riscontrato anche al competente organo aziendale ai fini della valutazione della performance”.

Nell’esposto, inoltre, il WWF ha chiesto al Dipartimento regionale di Sanità Veterinaria “di accertare i fatti e le responsabilità di quanto accaduto e - qualora in difetto - porre in essere tutti gli atti, provvedimenti ed attività di propria competenza previsti per legge”.

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