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Indagine anti-terrorismo: presi sette pakistani fra Napoli e il Nisseno

Sono stati eseguiti nel Nisseno alcuni degli arresti disposti a Napoli nell’ambito di una indagine contro il terrorismo.

Il nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Napoli, infatti, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura partenopea contro il finanziamento del terrorismo, ha arrestato sette persone di nazionalità pakistana con l’accusa di ricettazione e contraffazione di documenti d’identità. Gli arresti sono stati notificati agli indagati a Napoli, tra le zone del Borgo Sant'Antonio Abate e della Sanità, e appunto nella provincia di Caltanissetta.

Le indagini coordinate dalla sezione antiterrorismo della Procura di Napoli, sono partite da alcune segnalazioni di operazioni sospette e dalle conseguenti attività finalizzate alla prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. Le fiamme gialle hanno individuato e analizzato i conti intestati a extracomunitari provenienti da Pakistan, Afghanistan, India, Bangladesh, Cina e Kyrgyzstan sui quali confluiva denaro proveniente da ricariche di 345 carte di credito estere (Usa e Canada) intestate a ignari correntisti. Quel denaro, poi, via bonifico, finiva su conti correnti in Germania, Paesi Bassi e Belgio, intestati a soggetti terzi di origine araba. Per l’apertura dei conti nei vari Paesi europei, è emerso, è stata utilizzata una trentina di documenti d’identità falsi con le foto dei soggetti pakistani e i dati anagrafici di altri soggetti.

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