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Telefonini e droga nel carcere di Caltanissetta, sequestrati dalla polizia penitenziaria

Carcere di Caltanissetta

Telefonini e droga sono stati trovati all'interno del carcere di Caltanissetta e sono stati sequestrati dalla polizia penitenziaria. Lo comunica il segretario nazionale di Polizia giustizia Davide Scaduto.

Lo scorso 6 giugno il primo ritrovamento: dentro a un pacco postale inviato ad un detenuto, oltre ad un paio di scarpe c’erano due micro cellulari. Due giorni dopo, l'8 giugno, un detenuto, proveniente da un altro istituto penitenziario, è stato scoperto con un micro telefonino segnalato dal metal detector al suo ingresso in carcere. Sempre all'uomo sono stati trovati 20 grammi di hashish, che sono stati posti sotto sequestro.

Il segretario nazionale di Polizia giustizia lancia l'allarme e chiede anche "di inasprire le sanzioni previste ed auspica che l’amministrazione possa mettere a disposizione degli agenti penitenziari gli strumenti per contrastare il fenomeno”.

Intanto, a Siracusa un poliziotto penitenziario è stato aggredito con calci e pugni nella casa circondariale. L'agente, come riferisce il segretario nazionale Polizia Giustizia Francesco Davide Scaduto, "dopo avere negato a un detenuto alta sicurezza di sostare in una zona di passaggio dove non poteva sostare, ha subito gravi offese e come se non bastasse è stato aggredito con calci e pugni". Il poliziotto ha dovuto farsi medicare in pronto soccorso dove i medici gli hanno dato 10 giorni di prognosi. “Non si tratta più di semplici aggressioni, tali comportamenti sono una grave offesa all’istituzione della nostra Repubblica, che i detenuti sembra oramai non riconoscono più come inviolabile - ha detto Scaduto -; le aggressioni e gli oltraggi alla divisa dei poliziotti penitenziari pare non sia più un interesse da tutelare o da salvaguardare”.

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