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Il processo d'appello all'ex giudice Saguto, oggi la sentenza: le pene richieste

La Corte d’Appello di Caltanissetta, presieduta da Marco Sabella, si è ritirata in camera di consiglio e verso le 13,30 dovrebbero pronunciarsi sul presunto «cerchio magico» che l’ex presidente delle Misure di prevenzione del tribunale di Palermo, Silvana Saguto, avrebbe creato attraverso le nomine degli amministratori giudiziari per le aziende sequestrate alla criminalità organizzata. Un «sistema» secondo la procura di Caltanissetta, che avrebbe favorito alcune persone vicine alla giudice che è stata radiata dalla magistratura. Sono in totale 12 gli imputati. Rispetto alla sentenza di primo grado la procura generale di Caltanissetta - rappresentata oggi in aula dal pg Antonino Patti - ha chiesto alla Corte d’Appello di condannare Silvana Saguto a 10 anni di reclusione (in primo grado è stata condannata a 8 anni e 6 mesi) per l’accusa di corruzione e abuso d’ufficio. Per l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara chiesta la condannata ad 8 anni e 3 mesi rispetto ai 7 anni e 6 mesi di primo grado. E poi 7 anni e 2 mesi per l’ex professore della Kore Carmelo Provenzano (condannato a 6 anni e 10 mesi), 6 anni e mezzo per l’ingegnere Lorenzo Caramanna che è il marito dell’ex giudice Silvana Saguto ed è stato condannato in primo grado a 6 anni e 2 mesi. Ed ancora: 6 anni e 4 mesi per l’amministratore giudiziario Roberto Nicola Santangelo (condannato a 6 anni e 2 mesi). La procura generale di Caltanissetta durante la requisitoria del pm Claudia Pasciuti aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado per Walter Virga (un anno e 10 mesi), 4 anni per il colonnello della Dia Rosolino Nastra, 2 anni e 8 mesi per Roberto Di Maria, 4 anni e 2 mesi per Maria Ingrao (moglie di Provenzano), 4 anni e 2 mesi per Calogera Manna che è la cognata di Provenzano, 6 mesi di condanna per Emanuele Caramma, figlio della giudice Saguto, e 3 anni per l’ex prefetto di Palermo Francesca Cannizzo. In primo grado sono stati assolti invece Vittorio Saguto, padre della giudice, Aulo Gabriele Gigante ed il giudice Lorenzo Chiaramonte. Questa mattina presenti in aula Roberto Santangelo e Rosolino Nasca.

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