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Gela, aggrediti dai cani randagi in spiaggia: mamma e figlio in ospedale

La spiaggia di Macchitella dove è avvenuta l'aggressione

Momenti di paura a Gela. Un bimbo e la sua mamma sono stati aggrediti da un branco di cani randagi mentre si trovavano in spiaggia a Macchitella. Sono stati subito soccorsi e portati all’ospedale “Vittorio Emanuele” dove sono stati sottoposti ad accertamenti: per entrambi diversi punti di sutura a causa delle ferite lasciate dai cani. Il piccolo e la mamma sono stati salvati dallo staff tecnico del Gela Fc che stava iniziando la preparazione nell’impianto “Mattei”.

Poco dopo si è registrato un secondo episodio, con i cani che avrebbero tentato di aggredire alcuni bagnanti, che sono riusciti a scongiurare il peggio tuffandosi in mare.

Contro quella che è diventata una vera emergenza scende ora in campo il Comune. Nelle prossime ore, il sindaco Lucio Greco e l’assessore Giuseppe Licata si recheranno insieme a far visita al minore che è rimasto ferito insieme alla mamma.
"Scongiurato il peggio, però, la cosa più importante adesso è accalappiare i cani responsabili dell’aggressione", si legge in una nota del Comune che è al lavoro da tre mesi, insieme alle ditte incaricate, la Dog Village e la Porziuncola di Catania, ma senza fortuna, perché, aggiungono "purtroppo c’è qualcuno che porta loro da mangiare quotidianamente. Così il branco è cresciuto, da Macchitella si è spinto fino a Montelungo e alla spiaggia e nessuno degli animali, poiché sazi, va nelle trappole installate e riempite di esche per agevolare la loro cattura".
Il sindaco e l’assessore hanno annunciato di avere attivato subito una task force per scongiurare nuovi attacchi, intanto, la spiaggia sulla quale si è verificata l’aggressione sarà interdetta, con un divieto di balneazione, per un lungo tratto, fino a quando la zona non sarà rimessa in sicurezza.

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