Il presidente dell’Associazione Antiracket di Gela, Renzo Caponetti, volto storico delle battaglie contro il pizzo e componente della Federazione Antiracket Italiana, è indagato, insieme alla moglie, per truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubbliche e malversazione. Nell’ambito dell’inchiesta il gip ha disposto nei confronti della coppia il sequestro preventivo di 396.628 euro. I due erano, rispettivamente amministratore di fatto e titolare di una ditta individuale di commercio all’ingrosso di generi alimentari a Gela.
Secondo la Procura, guidata da Fernando Asaro, avrebbero presentato istanza di accesso al Fondo di solidarietà per ottenere i fondi concessi alle vittime di estorsione, sostenendo di aver subito un danno consistente nella riduzione del fatturato e nel mancato guadagno per la loro appartenenza all’associazionismo antiracket.
In questo modo avrebbero truffato l’Ufficio del Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura che, accogliendo le loro richieste, gli ha liquidato una somma di 396.628 euro. Le indagini preliminari sono tutt’ora in corso e sono condotte, su delega della Procura, dalla Guardia di Finanza di Gela.
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