La Prefettura di Caltanissetta ha proceduto a sospendere in via cautelare l’associazione Fai antiracket «Gaetano Giordano» di Gela. La decisione è stata assunta dal prefetto Chiara Armenia dopo l’inchiesta della Guardia di Finanza di Gela che aveva portato al sequestro all’ex presidente antiracket Renzo Caponetti beni per 400 mila euro perchè, tramite artifizi, avrebbe truffato lo Stato. L’ex presidente, infatti, avrebbe ottenuto dal fondo per le vittime di mafia un risarcimento per il danno patito, e lo avrebbero chiesto attraverso artifizi e raggiri, dichiarando anche di avere avuto un guadagno minore da quando ha preso le redini dell’associazione. Dopo l’indagine Caponetti si è dimesso.
Le indagini preliminari per malversazione da danno dello Stato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche sono ancora in corso. L’indagine su Caponetti non è l’unica che riguarda un «paladino dell’antimafia» gelese. Nei giorni scorsi l’imprenditore Giovanni Salsetta, che per anni ha ricoperto il ruolo di vicepresidente ed era consigliere, è stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari perchè avrebbe truffato lo Stato attraverso le false compensazioni fiscali. Anche in questo caso l’indagine, coordinata dalla Procura di Gela, è stata effettuata dai finanzieri.
L’associazione antiracket «Gaetano Giordano» è stata iscritta all’Albo della Prefettura di Caltanissetta il 31 gennaio del 2007 e conta 170 soci ed è stata parte civile in 44 procedimenti penali.
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