«Siamo fiduciosi che i nostri sanitari abbiano operato con l’attenzione necessaria, ma abbiamo ritenuto opportuno chiedere una relazione di dettaglio sull’accaduto. Siamo vicini alla famiglia per la perdita e riteniamo indispensabile che venga chiarito quanto accaduto». Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Caltanissetta Alessandro Caltagirone che ha chiesto una relazione ai medici in merito sul decesso della 53enne nissena Antonella Geraldi, morta durante un intervento chirurgico.
I familiari, assistiti dagli avvocati Giuseppe Panepinto e Massimo Dell’Utri, hanno presentato un esposto per chiedere di fare luce sulle cause del decesso della donna. Quest’ultima era arrivata all’ospedale Sant’Elia la notte del 5 gennaio e dopo essere stata sottoposta ad accertamenti e ad esami diagnostici, era stata ricoverata in Chirurgia per una occlusione intestinale. Secondo quanto raccontato dai familiari, le era stato detto che sarebbe stata sottoposta a intervento il pomeriggio del 5 gennaio, ma poi l’operazione è stata rinviata ed eseguita l’indomani pomeriggio. La donna è morta in sala operatoria per delle complicanze. Nel momento in cui i medici hanno comunicato il decesso ai parenti ci sono stati momenti di tensione che hanno reso necessario l’intervento dei carabinieri. Poi, in serata, i parenti hanno presentato denuncia. La salma attualmente è a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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