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Racket della paglia e tentato omicidio a Gela: tre arresti e altre due misure cautelari

Tra le accuse quella di avere provato ad uccidere un bracciante agricolo che si era opposto agli atti intimidatori commessi per impedirgli di lavorare

Racket della paglia a Gela, in provincia di Caltanissetta. I carabinieri del reparto territoriale stamattina hanno eseguito misure cautelari nei confronti di 5 persone, due di custodia in carcere, una agli arresti domiciliari, due di obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria. I cinque sono indagati, a vario titolo e in concorso tra di loro, per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, detenzione di armi da fuoco e munizioni, tentata estorsione, furto aggravato, ricettazione e danneggiamento seguito da incendio di un’attività commerciale.

Gli indagati si sarebbero dedicati, con vari compiti e ruoli, al racket per il controllo del business della raccolta della paglia sui territori delle contrade Borgo Manfria e Mangiova, a Gela. In questo contesto agro-pastorale sarebbe maturato il tentativo di omicidio del 3 luglio 2021 nelle campagne di Borgo Manfria, nei confronti di un bracciante agricolo che si era opposto agli atti intimidatori commessi per impedirgli di lavorare in quelle zone. Agli indagati viene contestato anche un episodio estorsivo, culminato con il danneggiamento seguito da incendio di un un caseificio.

Le indagini, coordinate dalla procura di Gela e sviluppate dal luglio 2021 dai militari del nucleo operativo e radiomobile del reparto territoriale, hanno fatto luce sul mandante e su uno degli esecutori materiali del tentato omicidio, nonché su coloro che avrebbero rubato l’auto utilizzata per commetterlo, sui responsabili di una serie di estorsioni. Nel corso delle indagini è stato sequestrato un arsenale di munizioni di vario calibro nascoste in un terreno.

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