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Gela, erano accusati di avere ucciso un tassista: assolti i tre imputati

Il pm aveva chiesto l'ergastolo per Nicola Liardo, 49 anni, per il figlio Giuseppe e per Salvatore Raniolo detto Tony, entrambi di 26 anni

Tre imputati sono stati assolti dall’accusa di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso. Si tratta dei gelesi Nicola Liardo, 49 anni, del figlio Giuseppe e di Salvatore Raniolo detto Tony, entrambi di 26 anni. I tre erano accusati di aver ammazzato Domenico Sequino (nel riquadro della foto), un tassista gelese di 56 anni, ritenuto vicino al clan Rinzivillo e arrestato nel 2006 nell’ambito dell’operazione antimafia «Tagli pregiati».

La sentenza è stata emessa dalla Corte d’Assise di Caltanissetta. Per i tre imputati il Pm aveva chiesto la condanna all’ergastolo. L’agguato scattò il 17 dicembre 2015. Sequino venne ammazzato con diversi colpi di pistola, davanti la chiesa Madre poco prima delle 20. I tre imputati vennero arrestati nel novembre 2019 dai carabinieri su disposizione del Gip del Tribunale di Caltanissetta così come richiesto della Direzione Distrettuale Antimafia. Secondo l’accusa Nicola Liardo ed il figlio Giuseppe avevano deciso di eliminare il tassista. L’incarico di commettere l’omicidio sarebbe stato affidato a Salvatore Raniolo, genero di Nicola Liardo e cognato di Giuseppe Liardo.

Un servizio completo di Donata Calabrese sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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