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Niscemi, padre e figlio trovati con due carabine modificate

I due sono stati prima arrestati dai carabinieri, poi sottoposti all'obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria

Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi straordinari di controllo del territorio disposti dal prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia, i carabinieri del reparto territoriale di Gela hanno svolto a Niscemi un’operazione finalizzata al contrasto dei reati in materia di sostanze stupefacenti, armi e circolazione stradale. L’operazione ha coinvolto oltre 50 unità dell’Arma compreso personale dello Squadrone Cacciatori Sicilia e del nucleo cinofili di Palermo.

L’operazione ha portato al controllo di 60 persone e 40 veicoli. Elevate contravvenzioni per un importo complessivo di oltre 1.000 euro. Effettuate anche numerose perquisizioni personali e domiciliari, durante le quali i militari hanno tratto in arresto, in flagranza del reato di detenzione armi clandestine due pregiudicati, padre 54enne e figlio 29enne. Nel corso di perquisizione domiciliare operata nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro, sono state trovate due carabine marca calibro 5,55 e 6,35 risultate modificate con potenza superiore a quella consentita dalla legge. I due sono stati portati a casa, in regime di arresti domiciliari. Il tribunale di Gela, su richiesta della procura, ha convalidato ieri (26 ottobre) gli arresti, applicando al padre l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e l’obbligo di dimora mentre e al figlio solo l’obbligo di presentazione.

In totale 4 persone sono state denunciate per vari reati, tra cui porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Un giovane di 23 anni a seguito di perquisizione della propria autovettura è stato trovato in possesso di 23 grammi di hashish.

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