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Il nisseno Filippo Mosca resta in cella in Romania, negati i domiciliari: deve scontare 8 anni per traffico di droga

Nei giorni scorsi la madre aveva protestato per le condizioni disumane della detenzione, sostenendo anche la tesi dell'innocenza del figlio.

Filippo Mosca, l'uomo di 29 anni detenuto da quasi nove mesi nel carcere di Porta Alba di Costanza in Romania, dopo una condanna in primo grado a 8 anni e 6 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti., in una foto tratta dai social. +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++

È stata respinta dai giudici romeni, nel corso dell’udienza di questa mattina, la richiesta di arresti domiciliari per Filippo Mosca (nella foto), 29 anni, di Caltanissetta, arrestato i primi di maggio dell’anno scorso e detenuto da quasi 9 mesi, nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, dopo una condanna in primo grado a 8 anni e 3 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. «Non hanno accettato la richiesta del nostro legale - spiega al telefono la madre Ornella Matraxia - Non nutrivo molte speranze».

«Purtroppo, la giustizia in Romania funziona in questo modo, è come un muro di gomma, contro questo muro mi scontro da maggio. Sono molto triste e scoraggiata. Non mi aspettavo altro. Ma andremo avanti», aggiunge Ornella Matraxia, che un’ora fa è atterrata a Catania, in arrivo da Londra dove vive con le altre due figlie, per raggiungere la madre a Caltanissetta, sua città d’origine. A Filippo Mosca, stamattina, è stato concesso di partecipare all’udienza in videoconferenza, ma i giudici hanno deciso dopo e quindi non conosce ancora l’esito. «Penso a mio figlio Filippo, che probabilmente ancora non lo sa - aggiunge la madre -. Non è facile dargli questa notizia e sarò io a dovergliela comunicare». Nei giorni scorsi la madre aveva protestato per le condizioni disumane della detenzione, sostenendo anche la tesi dell'innocenza del figlio.

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