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San Cataldo, violenze sulle giovani bariste: chiesti 11 anni e 6 mesi

L'imputato nega la violenza sessuale su una dipendente sostenendo che, piuttosto, si sarebbe trattato di un rapporto consenziente

È per avere allungatole mani sulle sue dipendenti, anche minorenni, che rischia una severa condanna. E di una di loro ne avrebbe anche abusato.

La richiesta di pena è stata avanzata dall’accusa al processo che vede sul banco degli imputati il titolare di un bar a San Cataldo. E per lui, il cinquantatreenne Salvatore C. (assistito dall’avvocato Davide Schillaci) il pm ha chiesto la condanna a 11 anni e 6 mesi di reclusione per l’ipotesi di violenza sessuale, con la aggravante di aver fatto avances a sue dipendenti minorenni. Non ha avuto dubbi, l’accusa, nel ritenere che l’imputato sia colpevole anche di avere violentato una sua dipendente. Contestazione, questa, che la difesa ha sempre negato sostenendo che, piuttosto, si sarebbe trattato di un rapporto consenziente.

Un servizio completo di Vincenzo Falci sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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