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I due fratelli imprenditori di Canicattì uccisi a Caltanissetta: 25 anni all'imputato rumeno

La procura aveva chiesto l'ergastolo, ma per la corte l'aggravante della crudeltà non è da applicare. La difesa del pastore Florin Scurtu ricorrerà in appello

Il luogo del duplice omicidio

La Corte d’Assise di Caltanissetta, presieduta da Roberta Serio, ha condannato a 25 anni il trentunenne romeno Florin Scurtu per il duplice omicidio dei fratelli Calogero e Filippo La Monaca. Il pm Stefano Strino aveva chiesto l’ergastolo, ma secondo la corte non è da attribuire all'imputato l’aggravante della crudeltà che era stata contestata dalla procura.

Il duplice omicidio dei due fratelli di Canicattì, di 76 e 74 anni, era avvenuto la sera del 14 giugno 2021 in contrada Deliella, in territorio di Caltanissetta. Scurtu, difeso dall’avvocato Valentina Fiorenza, secondo l’accusa uccise a sassate i due fratelli per questioni legate ai pascoli. Poi, secondo la ricostruzione degli investigatori, tentò di bruciarne i corpi. Le sorelle delle vittime avvertirono un’esplosione in corrispondenza della fattoria e diedero l’allarme. Scurtu fu arrestato dai carabinieri tre mesi dopo dall’avvio delle indagini. Davanti al gip confessò il duplice omicidio, salvo poi ritrattare. Spiegò di avere reso quella confessione per paura. Tra 90 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza. La legale del pastore romeno ha già fatto sapere che ricorrerà in appello.

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