Terribile omicidio a Gela. Uccide la madre e si consegna alla polizia a cui confessa il delitto. Erano frequenti in casa le liti tra Francesca Ferrigno, 62 anni, e il figlio primogenito Filippo Tinnirello, 43 anni, che ieri sera (9 settembre), al culmine dell’ennesima lite in famiglia, ha impugnato il coltello e ha ucciso la madre.
L’uomo, stravolto, è uscito di casa e a piedi si è diretto al vicino commissariato di polizia. Consegnandosi, ha raccontato piangendo quanto accaduto poco prima. Nel frattempo i carabinieri del Reparto territoriale di Gela, che indagano sul fatto, allertati dai vicini di casa, erano già arrivati in via Vitali, nel quartiere Cantina Sociale, nella casa dove i due abitavano.
Secondo quanto è stato ricostruito, l’uomo ha ucciso la madre con due coltellate, una al ventre e una alla gola. Fendenti che si sono rivelati fatali. Quando le forze dell’ordine e il 118 sono arrivati nella casa di via Vitali la donna era già morta.
Tinnirello, disoccupato e con precedenti penali per droga, era seguito dal Dipartimento di salute mentale per i suoi problemi di tossicodipendenza. Il movente del delitto sarebbe proprio da ricercare nel precario stato di salute mentale dell’uomo. A quanto pare tra madre e figlio i litigi erano continui e avvenivano per qualsiasi motivo. Nella notte Tinnirello è stato interrogato a lungo dai carabinieri che conducono le indagini. L’uomo ora si trova in carcere, l'arma con cui è stata uccisa la donna è stata sequestrata.
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