Quinto giorno di proteste oggi a Caltanissetta dove l’acqua viene distribuita ogni 7 giorni. Ma questa mattina i cittadini che aspettavano il turno hanno dovuto fare i conti con una nuova interruzione e sui motivi non è stata data ancora alcuna comunicazione.
Ieri pomeriggio davanti al Comune di Caltanissetta ancora una volta sono dovute intervenire le forze dell’ordine, coordinate dalla questura, per le proteste da parte delle mamme nel centro storico. Gli agenti hanno dovuto fermare chi, in segno di protesta, vietava ai cittadini di rifornirsi dalle autobotti messe a disposizione dal Comune in piazza Garibaldi. E questa mattina le stesse scene si sono ripetute in viale Regina Margherita dove sono state piazzate autobotti e pick-up della protezione civile con acqua non potabile, quindi non idonea per usi alimentari, come la stessa amministrazione ha comunicato.
«Da 72 ore - dice il sindaco Walter Tesauro - sono perennemente in contatto con Siciliacque e Caltaqua per avere notizie della distribuzione. Il problema è che le tubazioni sono vecchie e non
appena arriva l’acqua si rompono. Di conseguenza l’erogazione slitta nuovamente. I cittadini hanno ragione perché l’acqua è un bene primario quindi bisogna trovare una soluzione per dare una
distribuzione dell’acqua equa».
L’assessore Oscar Aiello ha invitato i cittadini a mantenere la calma. «Alcuni manifestanti - dice Aiello - seppur legittime le loro lamentele, ci hanno impedito di poter portare l’acqua in determinate zone. Noi stiamo cercando di fare il possibile per tornare alla normalità. Sappiamo che non è questo il modo ma stiamo cercando di alleviare i disagi»
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