Nuovo processo per un minorenne che non avrebbe impedito all’amico di togliersi la vita. Il quarto dopo l’annullamento in Cassazione della precedente condanna, con l’invio degli atti alla corte d’Appello di Palermo.
Sì, perché la Suprema Corte ha cancellato, seppur non in modo definitivo, la pena a due anni e venti giorni di carcere per istigazione al suicidio che era stata imposta all’allora minorenne, oggi diciannovenne (difeso dall’avvocato Gaetano Giunta). Imputazione legata alla morte del ventiseienne, pure lui nisseno, Mirko Antonio La Mendola (i familiari sono assistiti dall’avvocato Rosario Didato) che si è tolto la vita con un colpo di pistola una sera d‘estate di tre anni fa in una spiaggia dell’Agrigentino.
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