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Sequestrato a Mussomeli per chiedere un riscatto, arrestato il «carceriere»

L'iracheno era stato attirato con la promessa di un lavoro, al padre un funzionario di polizia chiesti 500 mila dollari per liberarlo

Un uomo di 45 anni è stato arrestato dai carabinieri a Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, per il reato in concorso in sequestro di persona a scopo di estorsione. Vittima un curdo iracheno di 29 anni attirato in Sicilia con la promessa di un lavoro e un alloggio e che invece è stato sequestrato per quattro giorni.

Il giovane, contattato da un connazionale, aveva preso il primo treno da Bolzano per arrivare in Sicilia dove si è ritrovato vittima di sequestratori senza scrupoli. Il ragazzo, una volta giunto a Caltanissetta, è stato prelevato da un uomo che lo ha fatto salire in macchina alla volta di Mussomeli. Una volta giunto in paese due uomini incappucciati lo hanno picchiato e rinchiuso in una stanza dove è stato anche incatenato al muro. Poi i sequestratori hanno chiamato il padre della vittima che si trova in Iraq chiedendogli un riscatto di 500 mila dollari minacciando anche di uccidere il figlio. Il padre del ventinovenne, funzionario di polizia in Iraq, si è messo subito in contatto con il nipote residente a Bolzano e da lì sono scattate le ricerche.

È stata la stessa vittima del rapimento a farsi trovare. Dopo essere riuscito a liberarsi dalle catene era salito sul tetto per chiedere aiuto. I carabinieri che già erano sulle sue tracce lo hanno dunque liberato e una volta dentro l’abitazione hanno sequestrato passamontagna, cicche di sigarette e indumenti dai quali è stato estratto il dna. Adesso si cercano gli altri complici.

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