I sindacati di polizia Sappe, Sinappe, Uspp e Osapp hanno indetto per le 10 di domani 11 dicembre dinanzi al carcere Malaspina di Caltanissetta una manifestazione per protestare contro la mancanza dell’acqua calda e le carenze di organico e strutturali della struttura. Lo rendono noto gli stessi sindacalisti, aggiungendo che «nessun intervento risolutivo è stato approntato per le problematiche di carattere igienico sanitario concernente l’impianto idrico e l’erogazione dell’acqua calda, costringendo il personale in servizio a subire le continue rimostranze della popolazione detenuta per la mancata assicurazione di un diritto garantito dai principali fondamenti dell’ordinamento penitenziario in tema di igiene». «Tale inefficienza - continuano - ha determinato nei giorni scorsi una manifestazione di protesta della popolazione detenuta del reparto media sicurezza, che si è rifiutata di rientrare nelle proprie camere di pernottamento al termine delle attività di socialità, occupando gli spazi comuni e costringendo il personale di polizia penitenziaria a permanere in servizio per garantire la sicurezza del penitenziario». I sindacati denunciano inoltre le gravi carenze di organico che «non consentono la copertura di tutte le postazioni di servizio» e gravi carenze strutturali. «Ancora oggi - dicono nella nota - nonostante le varie richieste e segnalazioni, nessun intervento è stato approntato per la separazione dei piani detentivi attualmente delimitati da semplici e fragili reti metalliche, che nei giorni scorsi per l’ennesima volta sono state oggetto di criticità a causa di un episodio di violenza posto in essere da un detenuto che voleva inderogabilmente giungere al piano sottostante». «Si ricorda ancora - concludono i sindacalisti - che l’architettura di tale struttura appare ampiamente pregiudizievole per il mantenimento della sicurezza all’interno dell’istituto poiché consente ai detenuti di piani differenti, e quindi di tutto il padiglione, di comunicare tra loro determinando un ampio senso di disordine nonché enormi difficoltà operative».